fé & edmar
il sogno della democrazia
È stata considerata "una delle iniziative più promettenti" nella transizione democratica del Paese: il GOSCE (Grupo das Organizações da Sociedade Civil para as Eleições - Gruppo di organizzazioni della società civile per le elezioni) è una coalizione composta da una quindicina di organizzazioni nazionali. Nata nel 2012 in seguito al colpo di Stato militare, ha l’obiettivo di riconoscere e valorizzare la piena partecipazione dei cittadini nel funzionamento della democrazia.
Fé ed Edmar sono due giuristi membri del GOSCE: attivi nella politica dal basso sin dai tempi dell'Università, raccontano che l’associazione si è occupata del monitoraggio delle elezioni politiche dell’aprile e maggio 2014, in cui 13 candidati concorrevano per la Presidenza e 15 partiti politici si contendevano i seggi dell’Assemblea Nazionale per formare un nuovo governo.
Spiegano che le elezioni del 2014 sono state la prima tappa verso un impegno a lungo termine per risolvere i problemi che il periodo di transizione ha causato, compromettendo il progresso del Paese per gli anni futuri. Per trovare una soluzione a questi problemi i due giovani credono nell’unione di tutti i rappresentanti della società.
"La risoluzione di tutti i problemi della Guinea Bissau non può che passare attraverso una comunione di sforzi tra i leader politici, le organizzazioni della comunità internazionale e quelle della società civile, per permettere ai cittadini di partecipare ai processi politici, per garantire un maggiore impegno politico, per difendere gli interessi comuni e la riconciliazione nazionale."
Insieme all’ONG OneWorld UK e con il sostegno della delegazione dell’Unione Europea, il GOSCE ha adottato una piattaforma online - www.bissauvote.com - sulla quale registrare e mappare in tempo reale dati trasmessi da tutto il Paese sullo svolgimento della campagna elettorale e delle elezioni.
Sono stati mobilitati circa 400 cittadini, chiamati monitores, che hanno inviato report via SMS su cinque tipologie di informazioni: il tono degli interventi e il comportamento dei candidati in campagna elettorale, l’indipendenza dei media nella copertura elettorale, le iniziative di formazione civica sul diritto al voto, l’affluenza ai seggi e la trasparenza del processo di voto.

Sulla base del monitoraggio svolto dai monitores sul campo, le informazioni sono state suddivise in "situazioni positive" a indicare il regolare svolgimento delle elezioni e in "situazioni negative" corrispondenti a episodi di insicurezza, violazione dei diritti o irregolarità. Gli SMS inviati dai monitores venivano verificati, codificati e pubblicati online da un gruppo di volontari basati in un ufficio centrale a Bissau. In alcuni casi, data la gravità della situazione denunciata, si è reso necessario inviare fisicamente in loco le autorità. (Foto tratta dal profilo Flickr di OneWorld UK)
"La più grande affluenza di votanti di sempre", così si sono espressi gli osservatori nazionali e internazionali sulle elezioni politiche del 2014, a cui ha partecipato più dell’80% della popolazione.
Nel complesso, "le elezioni sono andate bene e sono state generalmente pacifiche" ha dichiarato il GOSCE. Oggi, a un anno dal voto, l’impegno è rivolto a una proposta di legge per far sì che il controllo del processo elettorale diventi parte integrante del sistema democratico della Guinea Bissau.
Sentirsi guineensi e connessi con il proprio Paese, lavorare per il bene comune e per la giustizia, avere un ruolo nella costruzione e ricostruzione della Guinea Bissau. Tutto questo, per Fé ed Edmar, è la Guinendadi.